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Antihero, Recensione Pc

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Annunciato a marzo dallo sviluppatore indie Tim Conkling e dal publisher Versus Evil, Antihero ha stuzzicato la nostra curiosità attraendoci con uno stile grafico particolare nonché dall’ambientazione.

Questo strategico a turni dai modi piuttosto spiccioli ci fa gestire gli affari criminali di una gang che deve crescere e ramificarsi sempre più per riuscire ad affermarsi sulla “stimata concorrenza”. Da qui, il titolo che già dice tutto (Nomen omen). Vestiremo, infatti, i panni di un antieroe che tra un furto ed altri crimini ben più gravi, dovrà tentare di dominare la città con le sue attività a dir poco illecite facendo anche un baffo delle leggi.

Ecco, dunque, la nostra recensione su questo interessante gioco che unisce una sfumatura di gestionale al tratto ben più marcato della strategia a turni. Il titolo, giusto ricordarlo, è uscito la scorsa settimana (il 10 luglio 2017, ndr), su Steam ed altri distributori digitali su Pc Windows e Mac anche in edizione Deluxe con un dlc e la colonna sonora. I prezzi sono di 14,99 per l’edizione “liscia” a 19,99 per la Deluxe. La colonna sonora costa 7,99 euro mentre il dlc con i ritratti dei personaggi famosi costa 2,99 euro.

UN’AMBIENTAZIONE VITTORIANA PER I NOSTRI LOSCHI AFFARI

Antihero ci accompagna in una atmosfera davvero affascinante, in una città che ricorda la Londra Vittoriana (molto più che accennati i vari richiami, ndr) della seconda metà dell’800 capace di ispirare scrittori, registi ma anche altri sviluppatori che nel corso degli anni hanno invaso il mercato della letteratura, del cinema e dei videogiochi. L’obiettivo, attraverso una decina di missioni principali, è quindi quello di avere la meglio su altre bande criminali e gestire i loschi affari della City.

Nei panni di un Maestro Ladro assolderemo diverse “figure professionali” che ci aiuteranno ai nostri scopi. Come ogni strategico a turni che si rispetti, infatti, avremo delle simpatiche unità da gestire e da mandare lungo la mappa ad assolvere determinati scopi. Ogni missione è legata ad una sorta di trama nella modalità Storia ma il gioco offe anche una modalità schermaglia dove è possibile cambiare all’inizio le regole dello scontro con altri appassionati. Presente anche il multiplayer online con Live Match e Casual Match.

Ma la modalità Storia ci permette anche di impratichirci con le meccaniche di gioco grazie alle prime quest che fungono  da tutorial ed approfondiscono vari aspetti del gameplay. Senza dubbio, uno dei punti forti di questo particolare titolo è la sua ambientazione intrisa di atmosfera ed humor.

GAMEPLAY PROFONDO DALLE MECCANICHE SEMPLICI

Una delle frecce nella faretra di Antihero è senza dubbio il gameplay. Le meccaniche sono quasi immediate e sono facilitate da una buona interfaccia piuttosto intuitiva oltre che guidata. E lo conferma un fatto: manca il supporto all’italiano ma ciononostante non se ne sente la mancanza.

Il nostro protagonista è all’inizio da solo e deve fare i primi furtarelli in alcuni edifici segnalati in una mappa isometrica ben congegnata che prima dovrà essere liberata dalla tradizionale nebbia di guerra. Solo così conosceremo al meglio le varie location.

Ogni colpo, come ovvio, porterà dei soldi che dovranno essere investiti per poter acquisire degli scagnozzi, ovvero le nostre unità. Si va dai ragazzini da infiltrare in alcuni edifici chiave della mappa, al fine di massimizzare i guadagni ad ogni turno grazie al loro accattonaggio. Si continua con le gang da mandare per strada per difendere il proprio “territorio” o eliminare possibili minacce.
Tali gang sono il nostro “braccio armato” e possono essere espanse grazie alla possibilità di reclutare delle guardie. Più ampio il numero dei componenti, più saranno i punti vita di questa unità (rappresentati da dei cuoricini che ne indicano la salute). Potremo anche aumentare il nostro livello di infiltrazione negli edifici importanti e di guadagnare ancora più soldi e lanterne che serviranno ad acquistare (e sbloccare) ulteriori unità ed i relativi potenziamenti.

Facile dare gli ordini: si seleziona l’unità e l’obiettivo. Il combattimento è automatico (prima però bisognerà fare attenzione alle statistiche espresse in cuoricini e coltelli con quest’ultimi che rappresentano i punti di attacco, per evitare di perdere lo scontro). Alla fine di ogni combattimento andato a buon fine si guadagnano ricompense sia in denaro che in miglioramenti come ad esempio maggiore danni o maggiori premi o guadagni ad ogni turno.

Si potrà quindi procedere con l’assoldare dei bombaroli, utili a piazzare trappole esplosive che tramortiscono i nemici (ma anche i nostri stessi personaggi) ma anche derubando, corrompendo e minacciando tutto e tutti come chiese, orfanotrofi, banche, fabbriche e più ne ha, più ne metta.

La raccolta delle risorse è piuttosto immediate ma dà comunque pizzico di sale nella fase di gestione che è necessario per imporre il proprio potere alle altre fazioni. Va da sé che dovremo sempre difenderci ed attaccare, laddove consentito e conveniente, magari a lungo termine, le unità nemiche.

Le nostre risorse vengono gestite attraverso tre rami principali Sneakery, Stabbery e Skulldugery che miglioreranno ulteriormente le prestazioni “generali”.

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Riepiloghiamo: in Sneakery ci occuperemo delle abilità del leader della missione, più azioni per turno, più potenza, e così via: in Skulldugery gestiremo le nostre unità (la nostra forza lavoro), sbloccando le varie unità da andare a piazzare nelle vie della città come le guardie (che possono essere utilizzate sia per rendere più pericolosa la gang che per presidiare gli edifici sensibili come già detto), gli esplosivi (la trappola per i nemici che assaltano un nostro possedimento di cui sopra) e della figura dell’assassino che può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta

Stabbery  servirà, invece, a potenziare la gang e la sua potenza fino ad avere la possibilità di sbloccare una seconda gang per fare davvero male.

Si vince completando gli obiettivi che variano a seconda della missione. Questi possono essere l’assassinio di personaggi illustri, possedere alcune strutture o svolgere altri compiti. Questi rendono la campagna per giocatore singolo interessante ma ri-giocabile ben poche volte anche se i giocatori hanno libertà assoluta di agire per raggiungere tali obiettivi.

Occhio, comunque, ai punti strategici ed all’efficienza delle proprie unità e di quelle avversarie in una sorta di partita a scacchi sfruttando anche il “terzo incomodo” della polizia che (come una caricatura beffarda) è incapace di offendere ma che può essere usata per bloccare il passaggio a nostro favore.

Non sarà facile portare a termine fin da subito Antihero: anche a difficoltà “Normale” le cose si fanno complicate già dalla quarta mappa. Il top del divertimento, però, lo si raggiunge con le schermaglie sia in single player che in multiplayer online. Scontrarsi contro altri giocatori migliora tutto.

STILE ARTISTICO GRADEVOLE

Ad inizio recensione avevamo parlato che lo stile artistico era uno dei punti che ci avevano incuriosito di più alla presentazione del gioco avvenuta in primavera. Perché l’occhio vuole la sua parte ovviamente anche se, aggiungiamo, non è tutto. Lo stile fumettistico e deformed dei personaggi sia nella mappa che nelle varie scene di intermezzo è davvero gradevole. Forse non del tutto originale ma piuttosto ben caratterizzato. Ogni unità ed ogni personaggio ha i suoi tratti ben delineati.

Sono presenti anche alcuni riferimenti a personaggi conosciuti quali gli avatar riferiti a Mr. Hyde, Oliver Twist, Alice nel Paese delle Meraviglie, Mr. Scrooge ed a Sherlock Holmes che sono inclusi nel dlc a pagamento Book Club Characters. Bene le animazioni nonché anche i dettagli di ogni mappa.

Interessante la varietà dei livelli proposti in una visuale isometrica piuttosto classica caratterizzata da tratti e colori decisi che rendono al meglio l’atmosfera vittoriana, tra mistero e degrado, in una città che, come detto, ci ricorda parecchio la Londra di quasi due secoli fa.

Ci è piaciuto anche il commento sonoro. Non c’è tantissima varietà ma i brani servono a dare ulteriore peso al lavoro degli sviluppatori dando ancora più humor al gameplay grazie anche ad alcune battutine che ogni unità pronuncia a seconda delle varie azioni.

COMMENTO FINALE

Antihero ci è piaciuto. Le sue caratteristiche “snelle” lo rendono ottimo come titolo per i neofiti degli strategici a turni che potranno cimentarsi in una serie di missioni per la Storia della durata di circa 10 ore o poco più (dipenderà dal grado di difficoltà scelto e dal proprio approccio). Il gameplay dà il meglio nelle sfide con gli altri giocatori dove è possibile anche scegliere preventivamente tutte le regole di “ingaggio” per le partite come ad esempio il numero di soldi iniziali, quello di trappole, scegliere uno tra i quattro scenari disponibili, il numero di soldi e così via. Ed è possibile giocare questa modalità sia contro l’intelligenza artificiale che contro un amico in locale.

Facile da apprendere ma problematico da padroneggiare fino in fondo. Imparare i meccanismi, infatti, non sarà sufficiente a vincere automaticamente gli scontri. Per quello ci vorrà esperienza, intuizione e malizia. Quando viene aumentato il livello di difficoltà il grado di sfida è sufficiente per farci spremere le meningi. A volte, però, manca un po’ di equilibrio: a difficoltà facile può risultare elementare ma optando per il livello Normale il gameplay alza drasticamente l’asticella ed in alcuni casi sembra punire troppo. Davvero ostico a Difficile.

La gestione delle risorse è per fortuna molto snella visto che dovremo tenere conto di monete e lanterne per comprare le varie unità, migliorarle ogni quanto possibile (preferibilmente a cadenza costante ogni fine turno) con un albero delle abilità semplice che include diverse skill da sbloccare. Ma sarà fondamentale anche studiare i luoghi chiave (banche, palazzi nobiliari ed altri siti di interesse che cambiano di mappa in mappa) dove andare a fare le nostre attività, i percorsi per i nostri scagnozzi picchiatori ed altro.

Accompagnato da un comparto tecnico discreto ma dalla buona vena artistica (non originalissima ma ben fatta), Antihero di Tim Conkling fa bene il (sporco) suo lavoro. Essere cattivi a tratti è anche divertente e dà soddisfazioni.  Avremmo, tuttavia, gradito un po’ di varietà in più come magari più mappe o ulteriori unità ma ad onor del vero, il tutto è piuttosto equilibrato ed aggiungere ulteriore carne al fuoco, probabilmente non avrebbe garantito un risultato superiore. Nulla toglie agli sviluppatori di aggiungere tramite aggiornamento o dlc ulteriori contenuti quali personaggi, o missioni o altre unità.

 

Pregi

Immediato ed adatto anche ai neofiti. Bell’impatto visivo. Artisticamente gradevole. Meccaniche facili da imparare. Buon grado di sfida...

Difetti

Ma i livelli di difficoltà sono un po' squilibrati: a volte troppo facile, altre è punitivo. Forse un po’ più di varietà avrebbe giovato.

Voto

8

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