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MXGP3, Recensione Pc

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Fango, terra, gomitate, lotte nel gruppone, salti spettacolari ma anche colpi di reni per trovare la traiettoria giusta e conquistare posizioni, difendersi, cadute rovinose e balzi possenti dove una svista può fare la differenza tra la polvere e la gloria. Torna con queste prospettive il Mondiale di Motocross su Pc e console.

E lo fa grazie ad MXGP3, naturalmente a firma Milestone che quest’anno, come non mai, si presenta ai nastri di partenza con un prodotto rivisto e corretto soprattutto dal punto di vista tecnico.

Già, perché il nuovo gioco ufficiale del Mondiale delle due ruote scoperte, rappresenta certamente una tappa importante, ed un possibile punto di svolta, non solo per la serie ma anche per la software house italiana che ha realizzato questo gioco sfruttando l’Unreal Engine 4. Si tratta di uno strumento potentissimo che certamente non ha molto bisogno di presentazioni, in grado di offrire risultati di livello eccelso grazie alla la sua tecnologia.

Per l’occasione, quindi, è stato accantonato il motore interno ed il team si è dedicato alla lavorazione del nuovo capitolo ripartendo con questa nuova tecnologia per fare il salto di qualità. Anzi, il balzo in più proprio come un pilota di motocross per nuovi traguardi.

Il titolo realizzato dal team milanese si rivolge naturalmente ad un pubblico di appassionati che in Italia, nonostante le gesta del nostro Antonio Cairoli (capace di vincere qualcosa come 9 mondiali tra cui sei consecutivi) e di altri bravi piloti nostrani e nonostante sia oggettivamente spettacolare, conta un numero di supporter non altissimo.

Il gioco, lo ricordiamo, ha fatto il suo debutto ufficiale a fine maggio su Pc (via Steam), PS4 ed Xbox One. Noi vi parleremo dell’edizione Steam. Sarà vera gloria o un tuffo nel fango? Vi auguriamo buona lettura.

DAL QUATAR AGLI STATI UNITI, ECCO LA STAGIONE UFFICIALE 2016

Giusto partire con una panoramica dei contenuti di MXGP3. La modalità regina è senza dubbio la Carriera che ci permette di partire da zero e, attraverso risultati, obiettivi stagionali raggiunti, ed accumulo di crediti, di affrontare diverse stagioni per cercare la gloria ed entrare nella storia.

Nulla da dire su questa modalità, piuttosto articolata e come sempre interessante, che però non si discosta minimamente da quanto abbiamo già visto in passato in altri titoli targati Milestone. E’ possibile personalizzare il proprio alter ego (o uno scelto tra quelli ufficiali) con equipaggiamento sportivo di diverse marche ufficiali e spendendo crediti dotarlo di oggetti in grado di migliorarne le performance. Stesso dicasi anche per la personalizzazione della moto. Con risultati migliori aumenteranno anche popolarità e con essa le chance di raggiungere contratti prestigiosi con le scuderie migliori, team ufficiali, per poter lottare al vertice della categoria MX2 o nella classe regina, la MXGP che sono le due competizioni principali del circus delle due ruote scoperte. Si partirà chiaramente dalla MX2 per tentare di fare il salto verso la più popolare MXGP.

Si dovrà tenere conto degli sponsor, della gestione della nostra moto ed ovviamente si potrà cambiare team laddove i risultati in pista siano sempre più positivi con possibilità di arrivare a scuderie ufficiali sempre più prestigiose. La progressione è gestita in modo decisamente semplice per permetterci di dedicarci esclusivamente alle corse. Al termine di ogni gara saranno anche distribuiti dei punti esperienza su quattro caratteristiche tra le quali l’abilità sul bagnato, la capacità in pista ed altro. Migliorandole le prestazioni aumentano in modo considerevole.

Ma sarà ovviamente possibile scegliere altre modalità: la stagione che permette di gareggiare in tutti e 18 doppi appuntamenti del Mondiale, o di cimentarsi in una sola gara, o, ancora fare pratica alla caccia del miglior tempo sul giro nella Time Attack o ancora partecipare a gare online. Per finire, c’è la Monster Energy Fim MXOM che è una sfida per nazioni per una vetrina i migliori piloti internazionali.

Diciotto, come detto, i tracciati della stagione iridata 2016 per 36 gare complessive per cui le singole stagioni sono davvero lunghe e varie grazie alla possibilità di fare un giro del mondo che include il Quatar, la Thailandia, il GP dell’Unione Europea, Argentina, Messico, Lettonia, Germania, due volte l’Italia (la prima a Pietramurata, la seconda a Mantova), Spagna, Francia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Olanda e la conclusione in USA per due GP a Charlotte ed a Glen Helen.

Non mancherà l’opportunità di personalizzare moto e pilota con oltre 300 componenti reali. Mentre segnaliamo come aggiunta, l’inserimento della moto 2 tempi tra 10 modelli differenti con suoni e reazioni dedicati. Questo mette ulteriore carne al fuoco.

UN GAMEPLAY INTERESSANTE E DIVERTENTE

MXGP3 D

Uno dei punti forti di MXGP3 può essere considerato il suo gameplay. Diciamolo subito, le numerose opzioni permettono di settare il livello di difficoltà personalizzato adatto a molti e questo offre una sfida sempre all’altezza della situazione e soprattutto alla portata dei neofiti. Ciò non toglie che chi preferisce più realismo e vivere una sfida più ardua di selezionare livelli di difficoltà più elevati.

Staccate, salti, ripartenze, frenate, MXGP3 sono alla base delle gare. Il segreto è gestire bene la situazione onde evitare di cadere e perdere tempo prezioso senza essere precipitosi o troppo attendisti. Il gioco non è punitivo: andare a sbattere violentemente non comporterà problemi fisici o alla moto ma soltanto una perdita di tempo e posizioni. Un fastidio con il quale si dovrà convivere tante volte soprattutto agli inizi e quando non si conosceranno i circuiti o la risposta delle moto.

Il titolo è comunque molto divertente visto che offre una sana sfida tra gli sterrati. Trovarsi in gruppo sarà stimolante perché si lotterà letteralmente gomito a gomito con gli altri concorrenti. Alcuni episodi esulano dal realismo (abbiamo notato diversi salti sopra i piloti senza conseguenze) ma tant’è. E’ pur sempre un gioco. Interessante la gestione dei salti e per questi bisognerà imparare ad eseguire lo scrub, un particolare balzo che permette di controllare in aria la moto inclinandola bruscamente ed anticipare il tempo di atterraggio per guadagnare attimi preziosi in gare in cui i distacchi, spesso e volentieri sono nell’ordine dei decimi o, addirittura, centesimi di secondo. Certo, lo scrub deve essere eseguito perfettamente con un atterraggio adeguato…

Le sensazioni, però, al di là di alcune incongruenze che portano il gameplay di MXGP3 verso sfumature leggermente arcade, sono ottime. Ci siamo divertiti tantissimo a lottare in mezzo al gruppo, a rimontare e vincere ma anche dannati nel perdere posizioni a causa di errori stupidi nonché infervorati nel gettarci a nuovi inseguimenti e sorpassi anche al limite del fair play. Ma si sa, tutto è concesso. Quando si taglia il traguardo per primi, però, è una grande soddisfazione. Dimenticate, infatti, di infilare tutti ed andare in solitaria: la natura stessa delle gare di questo sport è volta a battaglie appassionanti e ad una gestione intelligente della moto e della posizione. Tutto può essere decisivo ed una caduta può fare la differenza. Tra parentesi, le cadute, in terreni fangosi (possibilmente anche bagnati e capiterà sovente vista la presenza del meteo) e che si deformano sono sempre dietro l’angolo. Per non parlare sotto la pioggia che rende le arene dei veri e propri inferni di fango. Divertente e profondo al tempo stesso visto che aggiunge ulteriore “ciccia” all’aspetto tattico e gestionale della corsa.

La visuale in terza persona è gradevolissima ma in prima persona è ancora più esaltante ed adrenalinica con una bella sensazione di velocità. Sempre divertente benché chi ami la simulazione possa trovare alcuni aspetti da rivedere.

PICCOLE CHICCHE ED ALCUNE IMPERFEZIONI, SONORO AZZECCATISSIMO

MXGP3 E

C’era molta curiosità per vedere MXGP3 all’opera con un nuovo motore grafico. E che motore visto che si tratta del blasonatissimo Unreal Engine. Ci si aspettava di vedere tante novità e potenziamenti. Abbiamo visto cose buone ed altre un po’ meno buone ma nulla che sia risolvibile anche con aggiornamenti.

Abbiamo avuto la sensazione, comunque, che Milestone debba ancora finire di prendere la mano col nuovo Engine e probabilmente con i prossimi titoli della software house (MotoGp17 escluso visto che userà ancora il motore proprietario, ndr) vedremo progressivi miglioramenti.

Di davvero bello abbiamo potuto notare l’insieme e l’atmosfera che si respira in gara. Lo sterrato che si deforma con le parti più consumate che offrono maggiore “aderenza” alla moto suggeriscono un certo lavoro sulla fisica da parte degli sviluppatori.
In pista, lo sporcarsi progressivo di fango è reso bene. In volo, ovvero durante i salti, troviamo alcune chicche come ad esempio il muoversi delle divise dei piloti, ma anche sotto la pioggia con le gocce d’acqua che ci ostacolano la visuale. Se però alcune animazioni sono davvero gradevoli, l’effetto bagnato poteva essere reso meglio soprattutto la pioggia. Qui diciamo peccato ma per fortuna, correre sotto l’acqua aggiungerà divertimento (e spessore al gameplay).

Belle le gare in notturna ma anche i giochi di luci ed ombre. Un po’ meno, e lo abbiamo notato su un hardware che riteniamo piuttosto adeguato (processore Intel I7 6700 quad core a 3,4Ghz con 16 GB di Ram ed una NVIDIA GEForce GTX 1060 con 3GB gddr5 di ram), alcuni episodi di effetto pop-up. In sostanza abbiamo visto in alcune fasi i dettagli grafici che si aggiungevano durante l’azione.

MXGP3 I

Inoltre, qualche dettaglio supplementare ai contorni avrebbe fatto meglio sebbene le texture siano di buona sostanza. In compenso non abbiamo notato alcun rallentamento anche in concitate fasi in cui si sgomitava nelle retrovie o a centro gruppo. Le sbavature, seppur non decisive, ci sono. Siamo convinti, però, che con qualche patch di supporto determinati bordi possano essere limati. Ma è giusto anche ribadire il fatto che si tratti di errori di gioventù essendo, come già abbiamo scritto, il primo titolo col nuovo engine.

Proprio l’Unreal Engine di Epic Games ha portato con sé in dote anche la tecnologia REV per una gestione audio di altissimo livello. Il rombo dei motori, la folla che acclama, ma anche le musiche in sottofondo sono tutte al loro posto. Adeguati i brani che accompagnano le nostre gesta fangose, anzi, le esaltano. Davvero azzeccato tutto, anche il sonoro ambientale.

Un grosso lavoro (oscuro) è dettato dalla fisica. Il terreno, come detto si deforma, ed andare in alcune parti del tracciato più battute significa potere affrontare meglio quella curva sfruttandone i solchi che permetterà di entrare ad una velocità maggiore, ma si dovrà sempre giocare col gas per evitare di uscire ad una velocità elevata e perdere il controllo del nostro prezioso mezzo e cadere rovinosamente. Questo ci è sembrato piuttosto coerente ma ci sono alcune incongruenze. Alcune collisioni potevano essere più realistiche.

Parlando dell’intelligenza artificiale dei piloti, possiamo affermare di aver visto cose buone. Il comportamento dei nostri rivali è coerente e la loro combattività aumenta il divertimento soprattutto quando si dovrà combattere per le posizioni di vertice. Ma anche la bagarre in fondo offre spunti interessanti benché sia più agevole rispetto alla lotta per il primato.

COMMENTO FINALE

MXGP3 ci diverte. Al di là degli alti e bassi (più alti come vedrete) del comparto tecnico con tanti dettagli e chicche di rilievo che si contrappongono ad alcune incongruenze.

Rispetto al passato ci sono state vere e proprie rivoluzioni. Il punto forte, che comunque non è esente da alcuni problemi, lo offre il gameplay che presenta una curva di apprendimento accessibile a tutti e tante opzioni per settare la difficoltà che permettono di godere della sfida al meglio.

Dal punto di vista tecnico possiamo notare tante cose gradevoli, una fisica ben studiata ma ancora acerba e questo vale per tanti aspetti del gioco che di fatto ha portato Milestone e la serie in un nuovo cammino. Ci sono alcuni “peccati di giovinezza” dovuti certamente all’esordio dell’Unreal Engine. Ma essendo tali non bisogna essere ingenerosi. Se amate il motocross e vi piace lanciarvi in sfide adrenaliniche dove i salti si alternano alle cadute e le lotte gomito a gomito con gli avversari possono determinare una caduta o un sorpasso a regola d’arte, allora MXGP3 vi farà divertire.

Bene, anche se non particolarmente innovativa, la modalità Carriera che include la possibilità di affrontare tante stagioni su tutti i circuiti, su tutte le moto ed i piloti del Mondiale 2016 con licenza. Non manca la personalizzazione del nostro avatar e delle moto nonché la presenza delle moto a due tempi.

Tecnicamente sembra che ci sia stato un vero balzo in avanti e soprattutto si è presa una nuova strada (o sterrato se preferite) per cui da ora in poi la serie potrà godere di miglioramenti sempre più importanti al di là di alcune piccole cose meno positive.

 

Pregi

Davvero divertente. Gameplay e sfida adatti a tutti. Grafica gradevole con piccole chicche. Ottima colonna sonora. Licenze ufficiali. Tanti contenuti. Modalità Carriera ricca…

Difetti

… ma si poteva fare di meglio. Alcune sbavature qua e là dal punto di vista fisico e grafico. Qualche incongruenza nel gameplay.

Voto

8

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