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A Normal Lost Phone, Recensione Pc

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Al giorno d’oggi, e mai come ora, gli smartphone possono racchiudere tante informazioni personali. Al punto che trovarne uno e riuscire navigare tra i suoi contenuti può rivelare abitudini, contatti ed identità del suo possessore.

A Normal Lost Phone, titolo firmato da Accidental Queens – un piccolo team indipendente francese composto da sole donne al suo primo lavoro – ci pone davanti ad un telefonino smarrito. Sarà nostro compito indagare e frugare tra i contenuti per capire chi ci sia dietro il dispositivo.

Il gioco, uscito lo scorso 26 gennaio su Steam per Pc Windows, Mac e Linux nonché su dispositivi mobile iOS ed Android, è nato durante la Global Game Jam del 2016 e racconta attraverso una narrativa diretta e semplice, una storia che, nella sua amarezza, racconta la vita quotidiana molto più comune di quanto non si possa pensare. Ecco la nostra recensione sulla versione Pc del gioco, una sorta di avventura testuale con puzzle che ci farà scavare nella vita e nei segreti intimi di un ragazzo di nome Sam che ha appena compiuto 18 anni.

UN TELEFONINO PERSO, UNA VITA TROVATA

A Normal Lost Phone ci pone davanti ad uno spaccato di vita molto attuale. Non tanto il fatto di essere in grado di ricostruire l’esistenza di una persona attraverso un telefonino (e se ci pensate la cosa è molto più profonda di quanto non possa sembrare), ma di percepirne le sfumature.

Lo smartphone trovato appartiene ad una giovanissima persona che ha appena compiuto 18 anni. Una età difficile perché si diventa adulti ma si è ancora legati alla adolescenza e la crescita è rapida. Spesso non ancora metabolizzata.

Per non parlare del fatto che ognuno di noi rappresenti sempre, e comunque, un universo a parte. Il protagonista è un ragazzo che scopre la sua identità. L’argomento è serio, interessante, ed è trattato con estrema eleganza con quel tono di sensibilità mista a giusto distacco da questioni estremamente personali. Il merito di A Normal Lost Phone è quello di raccontare in modo semplice ed attuale una storia che affronta la tematica dell’identità di genere. Argomento che dovrebbe essere affrontato con maggior competenza da altri media e con la stessa bravura degli sviluppatori di questo gioco.

UNA INDAGINE COL CELLULARE

Andiamo al gameplay parlando più approfonditamente di questo interessante titolo. Si trova un cellulare, senza codice pin, senza credito e senza connessione. L’approccio ci permette fin da subito di vedere alcuni messaggi privati che il possessore del telefonino, il protagonista indiretto del gioco, ha.

Leggendoli scopriremo alcuni dettagli del protagonista ma non tutto. Bisognerà leggere attentamente i vari sms per riuscire ad andare più a fondo e ad accedere ad altre funzionalità di questo telefonino, vero e proprio diario segreto di una persona a noi sconosciuta. Non essendoci connessione automatica dovremo smanettare per capire il codice d’accesso del wi-fi anche perché, come già accennato, il cellulare non ha credito.

Leggendo anche tra le impostazioni di questo dispositivo troveremo indizi ed altri tasselli che ci permetteranno di avere un quadro sempre più definito (per quanto indiretto) della persona. Come in un normale cellulare dovremo navigare tra menu, app e mail e messaggi per accumulare informazioni, immagini ma anche musiche. Tutto servirà a farci capire.

Dovete sapere, infatti, che il protagonista è un talentuoso musicista che si vede e si sente donna. In questo contesto, Sam, inizia un suo percorso personale ma al tempo stesso vive la sua vita apparentemente lineare con familiari ed amici: tutti lo vedono come un ragazzo ma lui è una ragazza.

Ci fermiamo qui anche perché abbiamo già detto molto. Il gameplay consiste sostanzialmente nell’indagare più a fondo possibile sulla vita di Sam. Gli enigmi sono logici e la loro soluzione è relativamente semplice anche perché basterà solo fare attenzione al testo dei vari messaggi ed email. Starà a noi scegliere quando andare avanti e cosa scoprire. O inizializzare il cellulare cancellando le tracce della vita di Sam.

TANTO TESTO, GRAFICA ESSENZIALE, BELLA COLONNA SONORA

A normal lost phone 2

Tecnicamente parlando il gioco non offre troppi spunti. Si è puntato, giustamente, più sui contenuti e sulla qualità dei dialoghi che sono stati tradotti piuttosto bene anche nella nostra lingua permettendoci di godere al meglio dell’esperienza.

L’interfaccia che simula quella di un cellulare è fatta bene e con semplici click accederemo a quello che ci serve in modo credibile. I dialoghi sono intervallati ogni tanto da alcune foto stilizzate di vari frammenti di vita quotidiana che ci faranno prendere anche contatto visivo con Sam, i suoi familiari ed amici.

Bella la colonna sonora del gioco composta da 12 brani di altrettanti artisti indipendenti. Questa accompagna al meglio il nostro curiosare.

A normal lost phone 1

COMMENTO FINALE

Accidental Queens con il suo A Normal Lost Phone tratta con eleganza e semplicità un argomento, ancora oggi, spinoso per colpa di troppi tabù ancora difficili da eradicare.

Semplice ma geniale è anche il gameplay che attraverso l’interfaccia di un telefonino perso ci fa entrare nella vita di una persona a noi sconosciuta. Una persona che si affaccia alla vita con la paura più buia: quella di non essere accettata dai suoi cari per la sua identità di genere.

Il gameplay è più di lettura e deduzione: la soluzione è davanti ai nostri occhi, dobbiamo solo coglierla per conoscere quanto più possibile e scoprire la verità su Sam. Non potremo minimamente intervenire sulla vita del protagonista: saremo soltanto spettatori del suo destino.

La narrazione avviene attraverso i messaggi ed i contenuti che andremo a scovare sul cellulare. Tecnicamente parlando il discorso si traduce in una buona simulazione dell’interfaccia del cellulare, nella credibilità dei messaggi (la stragrande maggioranza lo è), ed in una buonissima colonna sonora. Il gioco ha una longevità risibile: non più di un paio d’ore, massimo tre. Ma la storia interessante ed il prezzo assolutamente irrisorio (2,99 euro), assieme alle ottime canzoni presenti, rendono A Normal Lost Phone un titolo da provare.

 

Pregi

Una storia profonda e ben raccontata. Immediato. Minimalista ma al tempo stesso geniale nelle sue dinamiche. Tematica LGBT ben trattata. Ottima colonna sonora.

Difetti

Molto corto (non influisce sul voto). Siamo soltanto spettatori passivi. Puzzle interessanti ma ridotti all’osso.

Voto

8-

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