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Speedrunners, Recensione Pc

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SpeedRunners H

Il vasto panorama delle produzioni indie propone qua e la delle belle sorprese. Diamanti grezzi che riescono a far divertire grazie a gameplay fluidi e senza fronzoli che premiano la semplicità preferendo il lato prettamente (video) ludico piuttosto che un comparto tecnico elevato all’ennesima potenza.

Il principio di Speedrunners è estremamente basilare: una corsa, quattro concorrenti, un percorso ad ostacoli, il primo vince, chi rimane indietro perde… ah, ultima nota, non ci sono regole e quindi è possibile sfruttare tutto quello che serve ed anche essere “cattivi”.

Speedrunners è un titolo firmato da DoubleDutch Games e tinyBuild (qust’ultimo conosciuto con altri titoli interessantissimi quali il recente Punch Club ad esempio) che è uscito dall’Early Access su Steam la settimana scorsa dopo ben tre anni di “gestazione” frutto di un browser game dal titolo inequivocabile (Speedrunner) convertito su Xbox 360.

Ad ogni modo, nel corso di questi anni, il gioco è stato apprezzato sempre più dalla community e non solo riuscendo a conquistare anche riconoscimenti nel settore indie.

Ed eccoci qui, a parlare velocissimamente (era ovvio che fosse così) di questo gioco fresco che ha saputo conquistare già un milione di giocatori.

CORSE, PARKOUR E DIVERTENTE CATTIVERIA COMPETITIVA

Definire Speedrunners in poche parole è un compito arduo. E’ un po’ platform, molto action, ha qualche spunta gdr (ci sono i punti esperienza guadagnati al termine di ogni partita che sbloccano armi e caratteristiche e che punta a premiare la costanza), ma è soprattutto una corsa a perdifiato contro altre tre avversari, che si tratti di semplici bot guidati dal computer o da altri amici che possono giocare sia online che seduti accanto a voi.

Sono delle corse velocissime attraverso percorsi di varia ambientazione dove tutto è permesso e dove è necessario evitare gli ostacoli ed ogni rallentamento. Inoltre bisognerà stare attenti alle cattiverie degli avversari che possono sfruttare gli ostacoli dei tanti scenari (casse, leve che sbloccano piattaforme o mura, spine, e tanto altro. Si tratta di percorsi chiusi, per cui a lungo andare si comincerà a prendere familiarità.

Si fa tutto, quindi, per ostacolare l’avversario e viene eliminato chi rimane indietro ed “esce” fuori dallo schermo. A proposito, man mano che si va avanti nella manche, lo schermo diventerà sempre più piccolo, proprio per rendere il tutto più adrenalinico e difficile
Le partite terminano quando un giocatore vince tre manche. A quel punto si tirano le somme ed il gioco assegna i punti esperienza che servono a sbloccare contenuti. Si assistono fin dalle prime battute ad eliminazioni brutali ed al tempo stesso divertenti ed il tutto è acuito dal fatto che chiunque può vincere e chiunque può essere sbattuto fuori, anche chi guidava il gruppo qualche istante prima. Basta una distrazione, un ostacolo non visto o un bonus ben attivato dai propri avversari e le sorti della corsa sono capovolte… letteralmente.

SpeedRunners A

Le modalità di gioco sono molteplici. Includono la Pratica, ossia il tutorial, la Corsa solitaria e contro i Bot, o ancora la Partita classificata che include anche leghe da scalare, la Partita rapida, la Partita personalizzata, il Party in locale (imperdibile ed in grado di far rimanere incollati i giocatori per ore ed ore).

E c’è anche la modalità Storia che – ricorda un attimino le Coppe di Mario kart – permette di sfidare avversari in diversi tornei intervallati da sequenze da sbloccare.

Non dimentichiamo, infine, la presenza del Workshop che permette di realizzare i propri livelli personalizzati grazie ad un editor completo ma non semplicissimo che aumenta all’infinito il numero di percorsi. Grazie a Workshop è comunque relativamente facile anche condividere con gli utenti le proprie creazioni e scaricarle per giocarle in modo immediato e questo aumenta non poco la longevità del titolo. Senza dimenticare che già sono su Steam i primi due dlc (gli YouTuber Pack).
C’è anche un editor per la personalizzazione delle “Scie Turbo” che i personaggi rilasciano quando attivano il bonus col grilletto destro del pad (a proposito, il pad è raccomandatissimo).

I comandi (reattivissimi) sono semplicissimi, con la A si attiva il salto, con la Y troviamo la scivolata, l’arrampicata sui muri, il turbo ed il disgraziatissimo (almeno per noi al momento in cui scriviamo) rampino che serve non solo per saltare da grandi distanze ma anche per avvinghiare e portare indietro al volo gli avversari. Inutile dire che chi vi scrive è un recordman nel fatto di aver subito queste simpatiche mosse e perso corse che sembravano vinte. Si può essere superati, gelati, messi a terra, storditi e così via, ad un niente dalla vittoria.

Non possono mancare i bonus causali che possono risolvere situazioni all’apparenza disperate. Ripetiamo: in Speedrunners tutto è possibile e tutto è ribaltabile anche quando si viene gelati o presi da un razzo… finché si è nello schermo c’è speranza.

GRAFICAMENTE ESSENZIALE MA CON STILE, NESSUN RALLENTAMENTO

Dal punto di vista tecnico, gli sviluppatori di DoubleDutch Games hanno realizzato qualcosa di semplice ma al tempo stesso stiloso, essenziale e privo di difetti grossolani.

Anche il design ha la sua impronta ed è piuttosto variegato grazie a circa una ventina di ambientazioni standard che variano dalla metro, dallo zoo, dal casinò, al night club e così via. Colori forti ma usati con maestria e dettagli quanto basta anche perché saremo così impegnati nella corsa e nell’imprecare che probabilmente non ci guarderemo troppo intorno a vedere il pixel. Ma anche l’occhio vuole la sua parte.

Simpatici anche i personaggi del gioco. I nostri “eroi” mascherati sembrano usciti dai fumetti stile anni ’50-’60. Ma troviamo anche personaggi molto stravaganti vestiti da pollo, da cervo e così via. I vari costumi si sbloccano salendo di esperienza ed anche questo aumenta la longevità e la varietà.

C’è un po’ di effetto retro in tutto questo. Ed il tutto è animato in modo fluido senza rallentamento. Ancora una volta vale il concetto che se il gamedesign ed il progetto è valido, non esistono problemi di hardware ed anzi, si può realizzare un gioco adatto a molti hardware (anche obsoleti) senza perdere di intensità. E pure il publisher ha fatto notare in modo ovviamente ironico come il gioco possa andare bene anche sui tostapane (c’era anche in Punch Club questa nota).

Bene anche gli effetti sonori e la colonna sonora (esaltante fanfare) che incalza e dà tono. Dal punto di vista tecnico, infine, c’è da elogiare il comparto online che è davvero solido.

COMMENTO FINALE

Speedrunners ha davvero tutto per essere uno degli indie più interessanti di questo 2016 (e non solo). Non ha pecche dal punto di vista tecnico, ha un gameplay divertente ed adatto a tutti i sistemi (Windows, Mac e Linux) ed hardware, è longevo e potenzialmente infinito grazie agli editor.

Insomma, grazie alla semplicità si è trovata la formula magica. Nondimeno è diventato anche eSport ufficiale nella Electronic Sports League. Se da solo è divertente, in compagnia – per ovvi motivi – diventa irrinunciabile. Bravi i DoubleDutch Games ma va dato merito alla sensibilità di tinyBuild che dopo Punch Club ha pubblicato un altro indie di spessore.


Pregi

Davvero divertente in singleplayer. Imperdibile in compagnia. Permette di giocare ore ed ore senza fermarsi mai. Ed in ore ed ore non abbiamo notato incertezze nel multiplayer. Tecnicamente semplice ma curato. Sufficientemente cattivo. Non frustrante..

Difetti

Prima o poi stancherà… no?

Voto

9+

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