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No Man’s Sky è uno dei titoli più curiosi e più attesi di questo 2016. Il titolo arriverà il 21 giugno, per Pc e PlayStation 4 a firma di Hello Games e promette l’esplorazione di un vasto universo con miliardi e miliardi e miliardi e miliardi… di pianeti, stelle, sistemi e così via.
Un universo vastissimo, procedurale, che però secondo Sean Murray sarà esplorato in minima parte dagli utenti. Per uno dei fondatori di Hello Games, intervenuto ad IGN (notizia riportata da Examiner), i giocatori visiteranno appena lo 0,1% dell’universo di gioco.
“Una grande parte dell’esplorazione del mondo è sapere dove sono le cose e noi normalmente troviamo che i giocatori piace crearsi una base temporanea nei loro pianeti. Imparano i punti di atterraggio intorno a loro, dove possono ottenere certi oggetti, dove sono le caverne e gli edifici e quali risorse sono disponibili su quel pianeta. Quando atterrete su un pianeta che nessuno ha ancora scoperto non troverete un filmato su YouTube o una guida a cui potrete attingere per ottenere informazioni, quindi dovrete scoprirvele da soli. Una grande parte di questo è scansionare le creature e dargli un nome. È piuttosto triste ma allo stesso tempo straordinario il fatto che il 99,9% dei pianeti di No Man’s Sky probabilmente non verrà mai visitato”.
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