Articoli

The Last Guardian, Ueda svela nuove informazioni; Ryan “Spingeremo il gioco adeguatamente”

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




The-Last-Guardian-E3-2015

Nuovi dettagli per The Last Guardian. Arrivano direttamente da Fumito Ueda, autore del gioco che è stato tra i protagonisti dell’E3 2015 di Los Angeles della scorsa settimana.

Siliconera ha parlato con il direttore dei lavori del gioco che a Los Angeles ha fatto la sua comparsa dopo tempi lunghissimi per PlayStation 4. Quest’ultimo ha descritto Triico, la creatura del gioco che ha le sembianze di un cane, di un gatto e di un uccello.

La storia di The Last Guardian inizia con un incontro tra un ragazzo rapito e Triico. Ueda dice:

“Il nostro obiettivo per Triico era quello di mischiare elementi di animali comuni con elementi visuali che dovrebbero dargli un aspetto più selvaggio. Lui non è l’animale del ragazzo ma è il suo accompagnamento. Entrambi sono imprigionati in queste rovine e capiscono che possono cooperare per fuggire”.

Nella demo mostrata a Los Angeles, il ragazzo si arrampica sulla schiena del guardiano dormiente e prova ad estrarre delle schegge di legno dal dorso e dalle ali. Triico è rimasto ferito durante le sue ultime avventure nelle rovine.

Ueda parla della telecamera sul ragazzo e l’inquadratura sembra far evincere alcuni tatuaggi. Che siano questi marchi a spiegare la ragione del suo esilio?

Dopo aver ripulito Triico dalle schegge – continua Siliconera –  il ragazzo prende delle piccole botti sparse in una camera di forma circolare. Mentre il ragazzo si avvicina a Triico, questi si muove come farebbe un cane quando gioca per recuperare un oggetto. Quando il ragazzo lancia la canna, infatti, Triico scatta fino in aria e lo inghiotte.

“Il giocatore non è mai in grado di controllare direttamente Triico – ha detto Ueda – e deve imparare a capire Triico a leggerne i comportamenti ed a rispondere di conseguenza”.

E continua:

“Il gioco si basa sul giocatore in modo di formare un rapporto con Triico”.

Nondimeno, Jim Ryan, boss di Sony Europe ha spiegato a Gamepur, che punterà molto su The Last Guardian. Il gioco, contrariamente a quanto (non) fatto con Ico e Shadow of the Colossus, sarà supportato in modo adeguato per spingerlo al successo.

Ryan ha aggiunto di amare moltissimo Ico per la sua capacità di muovere corde emozionali profonde e che il titolo non sia stato spinto come meritava. Questo non ha permesso al titolo di diventare un hit come negli Stati Uniti.

Ed in chiusura ha sostanzialmente detto che se The Last Guardian non sarà un successo non dipenderà dagli sforzi profusi per renderlo tale.

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




1 commento su “The Last Guardian, Ueda svela nuove informazioni; Ryan “Spingeremo il gioco adeguatamente””

  1. I giochi che “escono dagli schemi” non sono mai un successo, eppure sono quelli che si ricordano più volentieri e ai quali si riconosce un di più.

Commenta questo articolo