In primo piano

Ouya, niente più demo obbligatorie per i giochi della mini-conosole Android

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




ouya

Piccola-grande novità nell’universo Ouya. I giochi della mini-console Android non avranno più la demo gratuita obbligatoria.

Questa era un requisito obbligatorio per poter pubblicare il proprio lavoro sullo store di Ouya. Il motivo sembrerebbe essere quello dell’enorme difficoltà dei tanti piccoli team indipendenti nella realizzazione di una versione di prova.
Si è pensato, quindi, di mantenere la divisione tra giochi premium e free-to-play.

Lo ha annunciato il team Ouya dal proprio blog con un post in cui Bob Mills spiega il tutto. Ricordiamo che Ouya ha attualmente 721 giochi disponibili.

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Commenta questo articolo