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Ron Gilbert, parla delle idee per un sequel di Monkey Island, ma non ha piani per realizzarlo

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Il leggendario Ron Gilbert, una delle menti dietro al capolavoro di tutti i tempi chiamato Monkey Island assieme a Tim Schafer, parla di cosa farebbe se dovesse realizzare un nuovo capitolo della serie di avventure grafiche con Guybrush Threepwood anche se ammette di non avere piani per lavorarci su.
Gilbert, in un suo articolo su Kotatku, ha condiviso le sue idee su una sorta di sequel diretto del secondo capitolo uscito nel 1991.
E scrive il punto della sua situazione in 17 punti:

Sarebbe un gioco retrò per far tornare alle atmosfere dei primi due Monkey Island. Lo farei migliorato a bassa risoluzione arricchita da tutte quelle possibilità che l’hardware all’epoca (parliamo di fine anni ’80 ed inizio anni ’90, ndr) non potevamo fare. Parallasse, profondità di campo, effetti luce e molto altro. Monkey Island merita. E ‘autentico. Non necessita di 3D. Sì, ho visto il video, è molto bello, ma Monkey Island vuole essere quello che è. Vorrei che il gioco sia come tutti ricordiamo Monkey Island”.

Ed aggiunge che si tratterebbe proprio di un seguito diretto del secondo capitolo:

Il gioco si sarebbe chiamato Monkey Island 3 bis. E questo per riprendere il discorso lasciato tronco da Monkey Island 2. Le mie scuse a tutte le persone di talento che hanno lavorato al progetto ma vorrei riprendere da dove avevo lasciato. Questo, tuttavia, non significa che io non possa prendere spunto da altri personaggi o da altri giochi. Non sono al di sopra di questo”.

Come gameplay sarebbe un’avventura riservata ai giocatori vecchio stile, senza suggerimenti e con enigmi difficili con lo SCUMM, il motore di gioco delle avventure grafiche di LucasArts (buon’anima) realizzate in quel periodo (anni ’80, anni ’90), che sarebbe ulteriormente migliorato. Gilbert ha parlato anche di un’interfaccia con tantissime icone, come quelle di Monkey Island Le Chuck’s Revenge. Sarebbe molto gradita.
E se dovesse lavorare ad un nuovo episodio, vorrebbe un team piccolo di una decina di persone. Il resto lo trovate nel suo “diario” sul noto sito.

Fonte: Kotaku

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