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The Last Ninja 3

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E’ il 1991 ed il Commodore 64 sta praticamente lasciando la scena in modo definitivo. System 3 sforna uno degli ultimi capolavori pern l’amatissimo home computer ad 8 bit chiudendo la propria trilogia (in verità sono quattro i titoli se si conteggia il Remix) della serie The Last Ninja.
Armakuni, il ninja solitario, questa volta va in Tibet per chiudere i conti contro il malefico shogun Kunitoki. Il gioco uscì anche su Amiga dove purtroppo la serie non continuò. Evidentemente, i tempi non erano più propizi per la serie.

UNA INTRODUZIONE CINEMATOGRAFICA

The Last Ninja 3 balzò alle cronache per una grafica che la stampa dell’epoca definì praticamente perfetta. Lo stesso sistema di gioco del 1987 che fece gridare al miracolo sembrava quasi una demo rispetto alla magnificenza realizzata.
Ma prima di questo, il gioco presentava un’introduzione (protagonista anche della quinta puntata del nostro Diario del videogiocatore dello scorso 28 gennaio) di stampo cinematografico, un vero lusso per gli 8 bit. Oltre tre minuti di minuti nei quali vediamo Armakuni conquistare sotto un temporale la vetta di un monte ed entrare di soppiatto nella fortezza del suo acerrimo nemico. Definire il filmato spettacolare è quasi riduttivo.

Last Ninja 3 in un’azione di gioco: dettagli incredibili anche su C64

GRAFICA E SONORO AL TOP

The Last Ninja 3 portava al massimo le potenzialità del Commodore 64 soprattutto dal punto di vista grafico. L’engine isometrico era ricchissimo di dettagli con colori veramente belli ed una fluidità fuori dal normale. L’ultimo episodio della saga è di gran lunga il migliore su questo punto: location molto belle, ambientazione montanara (Tibet) di rilievo, nonché un’interfaccia dal design eccellente in pieno stile asiatico ma anche pratica che fa tenere sempre sott’occhio l’inventario e le armi.
Anche la colonna sonora firmata da Reyn Ouwehand (autore delle musiche di Flimbo’s Quest, altro titolo System 3, ndr), è da menzionare. Un vero e proprio capolavoro senza momenti di incertezza. Tecnicamente, dunque, ci troviamo ad un lavoro ineccepibile, ma per qualche strano motivo un po’ freddo…

GAME-PLAY E LONGEVITA’

Lo schema di gioco, come già detto, è rimasto fedele fin dai tempi del primo The Last Ninja. Visuale isometrica a schermate fisse, con poche animazioni di contorno. Oggetti da raccogliere, tra armi e cose utili per la risoluzione degli enigmi.
I nemici singoli si muovono con enorme fluidità (pur nei limiti hardware). La longevità è assicurata sia dal numero di locazioni sparse nei livelli di gioco sia dai vari enigmi.

CONCLUSIONI

Inutile dire che The Last Ninja 3 sia un capolavoro. E’ una frase scontata dopo venti anni. Lo hanno detto tutti e lo confermiamo anche noi. Indiscutibile dal punto di vista tecnico con grafica veramente bella su C64, normale su Amiga. Sonoro di rilievo (come sempre) ed una struttura solida. Rimane il rammarico che questo sia stato l’ultimo gioco della serie. Armakuni, il ninja protagonista, avrebbe meritato miglior sorte.
Che il gioco non fosse nato sotto una buona stella venne confermato decenni dopo, con l’arrivo sulla Virtual Console di Wii nel 2008 e la rimozione definitiva l’anno scorso (2010) a causa di un bug irrimediabile che bloccava l’esecuzione dopo il primo stage.  Tornando al passato, era previsto un The Last Ninja 4 ma è stato poi cancellato Se ne potrebbe parlare in futuro.

Intanto il terzo capitolo è stato tra i giochi tecnicamente migliori del mitico C64 anche se i molti appassionati hanno amato i primi due episodi in modo viscerale.

PREGI. Comparto tecnico da urlo su C64. Schema di gioco consolidato e migliorato.

DIFETTI. Per un motivo o per l’altro era un po’ freddo. Su Amiga una versione passabile.

VOTO: 9/10 (C64); 6,5/10 (AMIGA).

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