Editoriale

Perché fare uno spot e poi autocensurarsi?

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Ne abbiamo dato notizia nel corso della prima mattinata, adesso ritorniamo sull’argomento in una brevissima riflessione. Serena Williams, famosissima tennista statunitense, è protagonista di uno spot pubblicitario di Top Spin 4. La clip, ritrae lei ed un’avvenente giocatrice cimentarsi col Move, la periferica di movimento della PlayStation 3 con un abbigliamento sicuramente inadatto al tennis.
Le sequenze, molto ironiche ma allo stesso tempo sexy, sono apparse solo nelle scorse ore su YouTube. Sappiamo da poco, merito di Joystiq, (colpa nostra ma sono cose che capitano) che questo spot sarebbe stato promosso da 2K, publisher del gioco uscito in Europa la scorsa settimana anche su Xbox 360 e Wii, e che è stato censurato dalla stessa casa produttrice in quanto definito “troppo sexy”.

La domanda è semplice a questo punto: perché fare un video volutamente provocatorio e poi non pubblicarlo? Abbiamo visto cose peggiori, e di dubbio gusto. Certo, nemmeno questo rappresenta il massimo della raffinatezza, ed i riferimenti e doppi sensi sono espliciti, per carità, ma non è certamente peggio di molti altri che vediamo anche in tv. quindi… perché tirare il sasso e poi nascondere la manina?

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1 commento su “Perché fare uno spot e poi autocensurarsi?”

  1. E’ un gioco adatto a tutte le età, non certo il video in questione. E poi pubblicizzare un gioco con il Move, mentre è previsto per altre console non è equo… :p

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