Recensioni

World of Goo

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Semplice e complesso. Moderno ed originale ma dal sapore retrò. World of Goo offre questi bei contrasti. Questo puzzle-game del 2008, firmato 2D Boy – piccola software house indipendente – è stato sicuramente uno dei migliori giochi indie di sempre grazie alle sue doti, al costo contenuto ed a quel tocco di novità che ha portato in un mercato saturo pieno di titoli troppo simili tra loro.
World of Goo ha sostanzialmente introdotto la fisica di un certo livello ai puzzle-game.

IDEA SEMPLICE MA GENIALE

Il gioco nasce dall’idea originale di Tower Goo, sempre firmato da 2D Boy. Il concetto è semplice: formare la torre più alta unendo delle palline gelatinose stando attenti all’equilibrio di questa costruzione. E qui viene il bello grazie all’introduzione di una fisica convincente. Si, avete capito bene: fisica.
Dopo quasi quattro anni è nato World of Goo nel quale si dovranno guidare le palline gelatinose attraverso cinque mondi per un totale di una cinquantina di livelli.
Questa volta, lo scopo del game è quello di salvare quante le palline di goo unendole tra loro in strutture più o meno stabili che permetteranno alle restanti di arrivare al traguardo. Qui, il gioco attinge idee dal passato: Lemmings, titolo Psygnosis su Amiga, Pc Dos ed anche C64 del 1991. Ci saranno livelli semplici, altri in cui si dovranno evitare trappole o superare ostacoli fisici.

E’ UNA QUESTIONE DI FISICA

 

Costruiamo un bel ponte... stabile per superare il livello


World of Goo si basa, quindi, sui concetti di fisica. Niente paura: non bisognerà essere Einstein per destreggiarsi e divertire in questo mondo gelatinoso. La fisica entra in gioco perché questi esseri sferici, con tanto di occhietti teneri e vocine stridule, si uniranno fra loro ad una o più trame a seconda della loro composizione, del loro peso e dalla loro posizione facendo oscillare, più o meno velocemente, la struttura che si sta formando.
Ci vorranno, dunque, acume e tempismo nell’eseguire al meglio i vari legami in modo almeno sufficiente (in alcuni casi non sarà necessaria la precisione assoluta, in altri si), da poter raggiungere il traguardo.

LA RIVINCITA DELLE DUE DIMENSIONI

La realizzazione tecnica di World of Goo va controcorrente. Al posto dell’ormai immancabile 3D, (anche stereoscopico adesso, ndr), i programmatori hanno puntato sul vecchio e consolidato 2D con ottimi risultati.
La veste grafica è gradevolissima con colori vivi ed ambientazioni varie, mentre le animazioni risultano essere fluide, pulite e realistiche nella loro meccanica riproducendo in modo credibile ogni piccolo movimento delle nostre sfere melmose.
E’ ok anche il sonoro: pezzi orecchiabili ed incalzanti, mai fuori luogo ed evocativi. Nel corso del gioco si troveranno tanto bel materiale. Azzeccati pure gli effetti sonori, con gli urletti di felicità dei nostri Goo.
La giocabilità si attesta su livelli altissimi: si ha la piena libertà di fare tutto. Basta un po’ di ingegno e si avranno risultati strabilianti. Oltre cinquanta livelli di gioco per salvare il pianeta Goo danno la longevità e con le palline in più che riusciremo a salvare potremo cimentarci nella costruzione della torre online facendo gara con utenti di tutto il mondo.

CONCLUSIONI

World of Goo ancora oggi fa scuola. Il moderno che strizza l’occhio al passato. Un concetto nuovo, ma che ricorda molto Lemmings, una realizzazione tecnica volutamente leggera ma dal buon impatto con una grafica stilizzata, a tratti psichedelica, animazioni stupefacenti, e game-play frenetico che permette di fare tutto ciò che si vuole e qualunque strategia per andare avanti.
Senza dimenticare il prezzo budget. Il lavoro dei 2D Boys pubblicato da Rtl Playteinment è da tenere in seria considerazione se possessori di pc con windows, linux, machintosh, e console Nintendo Wii.

PREGI

Tecnicamente notevole. Game-play frenetico. Fisica Realistica.

DIFETTI

Alcuni passaggi ardui.

VOTO: 9

LA SCHEDA

Genere: Puzzle-Game

Sviluppatore: 2D Boy

Editore:

Data di rilascio: 21 dicembre 2008

REQUISITI MINIMI PC & MAC

Windows XP e Vista; processore da 1 Ghz; 512 mb di Ram; scheda acceleratrice compatibile 3D e DirectX 9.
Machintosh: Mac Osx 10.4; processore Intel da 1Ghz o processore PPC; 512 mb di Ram; scheda acceleratrice 3D e OpenGL 1.1.

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




2 commenti su “World of Goo”

Commenta questo articolo